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Introduzione all’opera di Jean Borella

Omaggio in occasione del suo 95° compleanno

Bruno Bérard e Franck AGIER, Alexandra ARCÉ, P. Luke BELL, Bruno BÉRARD, David BISSON, Greg CALTO, John CHAMPOUX, Paul DUCAY, P. Richard ESCUDIER, Aldo LA FATA, Christian FAURE, Philippe FAURE, Bruno GUILLEMIN, Sandy HINZELIN, Marie-José JOLIVET, Thomas JULIEN, Fr. Maxime LABORDE, James MULLEN, Leo NUNES, Damien POISBLAUD, Arthur SCHWARZ, Jacob SHERMAN, Pierre-Marie SIGAUD, Wolfgang SMITH, Denis SUREAU, Adrian WALKER, Thomas ZIMMERMANN.

Traduzione in corso per la pubblicazione in inglese e italiano

Questo libro è stato scritto in francese, gli elementi di presentazione che seguono sono stati tradotti in italiano.

Ci sono opere eccezionali dal punto di vista letterario (Victor Hugo, per esempio), filosofico (Aristotele, per esempio), teologico (Tommaso d’Aquino, per esempio), metafisico (Platone, per esempio), mistico (Dionigi l’Areopagita, per esempio) … Se Jean Borella sembra riunire tutte queste eccezionalità, è perché è l’integralista del nostro tempo.

Un pensiero integrale, tristemente raro in tempi di dispersione del sapere su una indefinita quantità di oggetti, è quindi eccezionale, già numericamente; ma questo non può bastare! Il “pensiero integrale” ci conduce oltre le specializzazioni accademiche, segnate da punti di vista dispersivi che ci fanno smarrire, oltre le epoche, spesso congelate in concettualità provvisorie, oltre le regioni del mondo, ancorate alla loro mitologia e alle rivelazioni che sembrano adattate alla loro cultura…

Jean Borella si è messo al servizio del pensiero umano più elevato, che, quando è toccato dalla grazia, apre gli spiriti a qualcosa di più grande di sé. Se «l’uomo supera infinitamente l’uomo» (Pascal), è poco dire che il pensiero di Jean Borella supera infinitamente Jean Borella. L’insieme dei contributi di questo libro di omaggio ne è la testimonianza, per introdurci a una saggezza che è la vera alternativa al materialismo, al nichilismo e alle false spiritualità in cui tende a perdersi il pensiero occidentale.

Se dovessimo immaginare l’elaborazione di un dizionario amoroso di quest’opera, troveremmo, raccolti in questo libro trentatré voci, che sintetizzano insieme questo pensiero integrale, messo al meglio alla portata di tutti.

27 collaboratori hanno concordato di realizzare questa presentazione di un’opera prodigiosa e che costituisce un omaggio in occasione del 95° anniversario di Jean Borella.

Sommario

Esergo

Introduzione

Testimonianze

Prima parte. Situazione storica e sfide

Situazione storica del pensiero di Jean Borella

1. Situazione intellettuale dell’opera di Jean Borella

2. Professore di filosofia e filosofo

3. L’intelletto adorante di Jean Borella

4. Civiltà e contro-civiltà

5. Del concetto di ciclo

La posta in gioco delle critiche al modernismo

6. La funzione spirituale della critica al modernismo

6. La funzione spirituale della critica del modernismo

7. La confusione tra psichico e spirituale

8. L’intelletto agente della cultura

Tradizione o perennismo?

9. Una valutazione critica di René Guénon

10. Jean Borella e Frithjof Schuon. Santità dell’intelligenza e intelligenza della fede

11. Dell’esoterismo, secondo Jean Borella

12. Dell’unità immanente delle religioni

Seconda parte. La rivoluzione metafisica borelliana

13. Ragione e intelligenza

14. Una storia della ragione

15. Platone o Aristotele

16. Il naturale e il soprannaturale

17. Le facoltà intellettive dell’anima come potenze spirituali

18. Filosofia e scienza: apertura e chiusura epistemica del concetto

19. Pensare la filosofia

20. La confutazione dell’ateismo filosofico

Terza parte. Realismo simbolico e metafisica del simbolo

Della relazione ontologica del simbolo

21. Teoria del simbolo

22. Il paradosso di Epimeno

23. Dell’analogia

24. Dell’Oltre l’Essere

Dell’applicazione all’ermeneutica e all’esegesi

25. Jean Borella: teorico dell’esegesi ed egli stesso esegeta

26. Leggere San Tommaso d’Aquino con Jean Borella

27. Un’applicazione al gregoriano

Quarta parte. La fine della metafisica

28. Il senso del soprannaturale

29. Gnosi o gnosticismo

30. Le quattro modalità della teologia

31. La pneumatizzazione dell’intelletto

32. Dei misteri cristiani

33. Il Cristo universale

Biografia significativa

Bibliografia essenziale

Estratto

Si possono fare molti elogi al mondo accademico dei nostri tempi – se lo merita sicuramente – ma sarà difficile trovare una qualche parentela con la prospettiva, i metodi e lo stile che caratterizzavano il rapporto con la conoscenza degli antichi. La ricerca di una “oggettività” scientifica, il tono neutro e distaccato, l’iperspecializzazione – e quindi la rinuncia a ogni conoscenza integrale -, una concezione della conoscenza che non è né operativa né soteriologica, che riduce lo studio delle Scritture a uno studio di documenti storici morti, il tutto abbinato a un modo di trasmettere la conoscenza inadatto a qualsiasi uso spirituale, è un quadro che non poteva e non potrà mai accogliere adeguatamente l’opera di Jean Borella. (Fr. Maxime)

[…]

Così, all’inizio del libro sono raccolte testimonianze molto personali. Esse segnano una ricezione dell’opera che unisce, come è sempre stato necessario, un mathein (sapere) e un pathein (provare) o una “scienza” e una “sofferenza” (Eschilo, Agamennone, 177), cioè una conoscenza associata alla propria esperienza intima. Come ricordava Aristotele, “non è l’intelligenza che conosce, è l’uomo”. Provengono certamente dalla Francia, ma anche da molti altri paesi: Brasile, Italia, Stati Uniti, Svizzera, Inghilterra e persino dal Giappone (per citazione). E sono opera di donne e uomini con diverse professioni. Certo, ci sono professori di filosofia, ma anche di teologia, di storia e di yoga tibetano; certamente saggisti ed editori, ma anche musicisti, studenti, una psicoanalista critica, un informatico, una traduttrice e un traduttore, un diplomatico, così come ex seminaristi, monaci e preti…

Queste testimonianze provenienti da ogni ambito evidenziano così l’enorme divario che esiste tra i discorsi della sola ragione discorsiva e l’apertura dell’intelletto a una possibile teofania dello Spirito, anche se offerta dalle dottrine esposte da Jean Borella. Così queste testimonianze mostrano quanto la filosofia borelliana sia operativa e incarnata, invece di essere ridotta al semplice status di speculazioni astratte e teoriche. (Bruno Bérard)

[…]

In opposizione ai riduzionismi moderni, l’essere umano è infatti presentato secondo una costituzione essenzialmente triadica, e non monadica o dualista: corpo, anima e spirito allo stesso tempo, o per essere più precisi, corpo materiale, anima fisica e anima spirituale. Attraverso quest’ultima, l’uomo si rivela capace di partecipare allo Spirito divino al quale è soprannaturalmente ordinato.

Infine, la possibilità e le modalità di questa conoscenza di Dio per partecipazione, che trasforma l’essere umano, ha occupato la serie di lavori di Jean Borella sulla gnosi (cfr. Problèmes de gnose), quella vera e quella falsa, quella ortodossa e quella eterodossa, nonché sull’esoterismo, soprattutto a partire dalla sintesi guenoniana (cfr. Esoterismo guenoniano e mistero cristiano) che, bisogna dirlo, ha messo ordine in questo termine che le librerie pigre continuano a confondere con l’occultismo di fine secolo o New Age che nuoce gravemente alla comprensione della vera spiritualità tradizionale.

(…) Qualsiasi filosofo del secondo millennio, così come qualsiasi artista e qualsiasi seminarista dei nostri tempi, dovrebbe leggerlo una volta nella vita, per dare al suo pensiero occhi per vedere e un cuore per capire. (Paul Ducay).

Epitome

Jean Borella è l’integralista del nostro tempo. Attento alle grandi rotture culturali, intellettuali e religiose della modernità, ha costruito la sua opera intorno a ricerche tanto diverse quanto inedite sulla teoria e l’uso del segno simbolico, la filosofia della religione e la metafisica. Alla luce delle tradizioni cristiana e platonica, la filosofia di Jean Borella offre una concezione rinnovata dell’uomo, la cui attuale crisi di senso e di verità può essere superata solo attraverso la partecipazione alla trascendenza.

Essendo “il più grande filosofo cristiano di questo tempo” (Jean Hani), Jean Borella si è messo al servizio del pensiero umano più elevato, che, quando è toccato dalla grazia, apre gli spiriti a qualcosa di più grande di sé. Se “l’uomo supera infinitamente l’uomo” (Pascal), è poco dire che il pensiero di Jean Borella supera infinitamente Jean Borella. Tutti i contributi di questo libro commemorativo lo testimoniano, per introdurci a una saggezza che è la vera alternativa al materialismo, al nichilismo e alle false spiritualità in cui tende a perdersi il pensiero occidentale.

Con i contributi, a vario titolo, di Franck Agier, Alexandra Arcé, P. Luke Bell, Bruno Bérard, David Bisson, Greg Calto, John Champoux, Paul Ducay, P. Richard Escudier, Aldo La Fata, Christian Faure, Philippe Faure, Bruno Guillemin, Sandy Hinzelin, Marie-José Jolivet, Thomas Julien, Fr. Maxime Laborde, James Mullen, Leo Nunes, Damien Poisblaud, Arthur Schwarz, Jacob Sherman, Pierre-Marie Sigaud, Wolfgang Smith, Denis Sureau, Adrian Walker, Thomas Zimmermann.

— L'Harmattan

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